venerdì 26 settembre 2014

Il CUD perde la "D" ma guadagna nuovi adempimenti




Dal 2015 parte la fase sperimentale delle nuove dichiarazioni dei redditi precompilate che, nonostante buona parte dei contribuenti l'abbia inteso come "invio al domicilio del 730 già compilato", significherà invece la possibilità di accedere al sito internet dell'Agenzia delle Entrate (previa richiesta di codici personali) per scaricare una dichiarazione precompilata, che potrà essere accettata così com’è oppure modificata dal cittadino, ovvero dal Caf o professionista dallo stesso incaricato. Una possibile semplificazione che sembrerebbe tuttavia doversi avvalere di qualche complicazione amministrativa in più per gli operatori.

Oggi l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato la prima bozza del nuovo modello di Certificazione Unica (Mod. CU), che sostituirà il ben più noto mod. CUD. Oltre ai dati dei redditi elargiti a lavoratori dipendenti e assimilati, nel nuovo modello trovano spazio anche i pagamenti di compensi ai lavoratori autonomi e agli altri soggetti per i quali sono versate ritenute (commercialisti, avvocati, notai, agenti, ecc.), effettuati dai sostituti d'imposta (imprese, professionisti, enti, ecc.). 

Per permettere all'Agenzia delle Entrate di predisporre le dichiarazioni dei redditi precompilate, i soggetti sostituti d'imposta che erogano retribuzioni e compensi saranno tenuti ad un nuovo adempimento: inviare telematicamente all’Agenzia delle Entrate entro il 7 marzo le nuove certificazioni uniche.

Enrico Baù - Dottore Commercialista

 

lunedì 22 settembre 2014

Separazioni e divorzi sprint, ora è possibile



Divorziare o separarsi senza andare in Tribunale. Si può dal 13.09.2014, grazie al primo tassello della riforma della giustizia operata dal Governo Renzi. In alcuni casi marito e moglie possono separarsi o divorziare semplicemente rivolgendosi a un avvocato.
Infatti, il decreto legge di riforma (D.L. n. 132/2014) ha introdotto la cd. "negoziazione assistita da un avvocato", istituto che prevede che moglie e marito che intendono separarsi, divorziare o modificare le condizioni di separazione o divorzio già fissate dal giudice, possano in determinati casi rivolgersi ad un avvocato per raggiungere una soluzione consensuale. In queste ipotesi non sarà necessario introdurre alcuna procedura giudiziale.

venerdì 19 settembre 2014

Dipendente in malattia: legittimo il licenziamento



Nell’ipotesi in cui un lavoratore dipendente maturi numerose e reiterate assenze per malattia (anche se “incolpevoli” e nei limiti del periodo di comporto) e da ciò derivi una prestazione lavorativa non sufficientemente e proficuamente utilizzabile da parte della società, perché inadeguata e discontinua sotto il profilo produttivo e pregiudizievole per l'organizzazione aziendale, il datore di lavoro è legittimato a licenziare tale dipendente per giustificato motivo soggettivo.
In particolare la Corte di Cassazione ha evidenziato la licenziabilità del dipendente nonostante il disposto di cui all’art. 2110 c.c. in quanto le assenze in questione, anche se incolpevoli, hanno determinato scarso rendimento e inciso negativamente sulla produzione aziendale. (Cassazione Civile n. 18678 del 04.09.2014)