martedì 30 giugno 2015

RC auto: in arrivo l'attestato di rischio digitale

A decorrere dal 01.07.2015 entra in vigore il cosiddetto attestato di rischio elettronico in sostituzione di quello cartaceo, un ulteriore step verso la completa dematerializzazione dei documenti assicurativi che sarà poi ultimata il prossimo 18 ottobre con l’introduzione del tagliando elettronico. La procedura che regola l’entrata in vigore dell’attestato di rischio elettronico è piuttosto semplice ed è quasi completamente a carico delle società d’assicurazione, per cui i clienti non devono fare altro che attendere comunicazioni da parte delle rispettive compagnie sui passi da seguire per accertarsi di aver ricevuto il documento digitale.
Non cambiano le tempistiche: l’attestato di rischio elettronico dovrà sempre essere consegnato almeno 30 giorni prima della scadenza del contratto vigente e, a discrezione dell’assicurato, potranno essere richieste ulteriori modalità di consegna come posta elettronica, app per dispositivi mobili e social network. Inoltre coloro che hanno meno dimestichezza con le nuove tecnologie potranno chiedere e ottenere una stampa su carta dell’attestato di rischio che però avrà soltanto valore di “promemoria” e non legale.

venerdì 19 giugno 2015

Autovelox: quando la multa è annullabile



E' illegittimo il verbale della polizia stradale che accerta la violazione dei limiti di velocità se lo strumento per il controllo elettronico utilizzato non è stato sottoposto alle verifiche periodiche di funzionalità e taratura. E’ quanto ha stabilito la Corte Costituzionale con la sentenza n. 113 depositata il 18 giugno 2015, che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell'art. 45 comma 6 del Codice della Strada (D.lgs 30 aprile 1992, n. 285), nella parte in cui non prevede che tutte le apparecchiature impiegate nell’accertamento delle violazioni dei limiti di velocità siano sottoposte a verifiche periodiche di funzionalità e di taratura.

martedì 16 giugno 2015

Il conto corrente può essere contestato



Il cliente della Banca o di Poste Italiane può contestare l’estratto del conto corrente che contenga voci errate o anomalie in tre modi diversi: lettera di reclamo alla Banca o a Poste Italiane, ricorso all’Arbitrato Bancario e Finanziario e, infine, ricorso al Giudice Ordinario previo esperimento del tentativo obbligatorio di mediazione.
La lettera di reclamo va indirizzata all’ufficio reclami della Banca o di Poste Italiane e deve giungere a destinazione entro 60 giorni in caso di semplici anomalie (ad esempio operazioni mai effettuate, applicazione di interessi più elevati, ecc.), entro 6 mesi in caso di errori di calcolo o errori di scritturazione dell’estratto conto, entro 10 anni in ipotesi di errori sostanziali, ad esempio applicazione di spese e/o commissioni non previste nel contratto. In tutti e tre i casi il termine iniziale decorre dal giorno di ricevimento dell’estratto conto. La mancata contestazione entro questi termini implica l’approvazione tacita del contenuto del documento.

giovedì 11 giugno 2015

Rinviati i versamenti per le partite iva

Con il comunicato n. 121 del 09.06.2015 il MEF ha reso noto che slitta dal 16 giugno al 6 luglio 2015, il termine per effettuare i versamenti derivanti dalla dichiarazione dei redditi  da parte dei contribuenti che esercitano attività economiche per le quali sono stati elaborati gli studi di settore (titolari di partita iva, soci di società).

La proroga riguarda anche i contribuenti che, pur facendo parte delle categorie per le quali sono previsti gli studi di settore, presentano cause di esclusione o inapplicabilità o i contribuenti che rientrano nel regime fiscale di vantaggio per l'imprenditoria giovanile e per i lavoratori in mobilità (c.d. ex regime "minimi").

La proroga interessa inoltre i contribuenti che partecipano a società, associazioni e imprese soggette agli studi di settore.

Pertanto, i versamenti in scadenza il 16 giugno 2015 possono essere effettuati entro il 6 luglio 2015 senza maggiorazioni oppure entro il 20 agosto 2015 con una maggiorazione dello 0,40% sul dovuto.

Enrico Baù - Dottore Commercialista