martedì 10 giugno 2014

Assegno con firma falsa: la banca potrebbe rispondere dei danni



Qualora venga mandato all’incasso un assegno bancario con la firma di traenza (ovvero di colui che ha emesso l’assegno) falsificata, il titolare del conto corrente su cui è tratto quell’assegno può ottenere dalla banca il risarcimento dei danni, qualora dimostri che il dipendente dell’istituto di credito, nel ricevere l'assegno, non ha esaminato la firma stessa usando la diligenza normalmente richiestagli in ragione dell’attività professionale svolta.
La diligenza richiesta allo sportellista o, in generale, al dipendente di banca, non è quella richiesta all’uomo comune (ovvero la cosiddetta diligenza dell’uomo medio), ma ha un grado superiore proprio perché viene richiesta a chi, in ragione del proprio lavoro, deve prestare maggiore attenzione e possedere determinate conoscenze e competenze tecniche. (Cassazione Civile n. 6513 del 20.03.2014)