martedì 17 novembre 2015

Lavoratore "spiato" con il GPS e licenziamento



La Corte di Cassazione ha dichiarato legittimo il licenziamento di un lavoratore che, a seguito di controlli eseguiti mediante sistema satellitare GPS e un’agenzia investigativa, si allontanava ripetutamente dall’area di lavoro assegnata ed eseguiva numerose pause.
Le norme dello Statuto dei Lavoratori impongono modi di impiego specifici delle guardie giurate, del personale di vigilanza e delle attrezzature per il controllo a distanza dei lavoratori. Ma tali divieti, sottolinea la Corte di Cassazione, riguardano il controllo sui modi di adempimento dell’obbligazione lavorativa, ma non anche i comportamenti del lavoratore lesivi del patrimonio e dell’immagine aziendale.
Per tale ragione non sono illegittimi i controlli difensivi, quei controlli, in altri termini, che hanno lo scopo  di evidenziare comportamenti estranei alla normale attività lavorativa, tanto più nel caso in cui l’attività lavorativa sia espletata al di fuori dei locali aziendali. (Cassazione Civile n. 20440 del 12.10.2015)