Il
diritto alle agevolazioni afferenti alla prima casa segue un percorso preciso
con riferimento ai requisiti fissati dalla legge per conservare i benefici
previsti, pena
l'accertamento da parte dell'Agenzia delle Entrate, che recupera le imposte risparmiate
con aumento di interessi e sanzioni pecuniarie.
A
tal proposito, la Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 19247 dell’11.09.2014,
ha respinto il ricorso proposto dall'Agenzia delle Entrate ed ha stabilito che
il trasferimento tardivo nell'abitazione per la quale si è usufruito dei
benefici fiscali come prima casa non comporta la decadenza dai benefici stessi
quando ciò è dovuto ad eventi imprevedibili e successivi all'acquisto (nel caso
di specie, il trasferimento è stato ritardato dalle abbondanti piogge, che
hanno causato alcuni smottamenti ed hanno reso necessari lavori di
consolidamento durati sette mesi).