Inizialmente si parlò dell'IMU, imposta più "sostanziosa" della vecchia ICI, come dell'istituzione di un solo e unico tributo per le abitazioni degli italiani, salvo tassare ovviamente gli affitti, eliminando IRPEF e addizionali sui fabbricati abitativi. Ma le esigenze di cassa fanno cambiare idea in fretta.
A partire dall'anno d'imposta 2013 – quindi con effetto in Unico e nel 730
presentati nel 2014 – é tassato (IRPEF e addizionali) al 50% il reddito
degli immobili abitativi non locati (seconde case già soggette a IMU) se situati nello stesso Comune in cui si trova
l'abitazione principale del proprietario. Il reddito "figurativo" di riferimento sarà, come in passato, la rendita catastale maggiorata di un terzo.