E' legittima la
querela, nel caso di ricevimento di uno o più sms a contenuto volgare, da parte
della persona destinataria dei messaggi anche se la stessa è solo l'utilizzatrice
del telefono cellulare e non anche la proprietaria. E' quanto emerge dalla
sentenza del 19 dicembre 2013 n. 51395 della Quinta Sezione Penale della Corte
di Cassazione. Nella
fattispecie concreta un uomo ha inviato, tramite telefono cellulare, un sms a
contenuto volgare avente quale destinataria una donna (figlia) diversa da
quella (madre) che era di fatto la proprietaria dell'utenza telefonica.
Secondo la
Suprema Corte, persona offesa (e dunque legittimata alla querela) è chi
materialmente è stata destinataria del messaggio volgare, a nulla rilevando che
la stessa sia o meno proprietaria del telefono cellulare.