Il cliente della Banca o di Poste Italiane può contestare l’estratto del conto corrente che
contenga voci errate o anomalie in tre modi diversi: lettera di reclamo alla Banca o a Poste Italiane, ricorso all’Arbitrato Bancario e Finanziario e, infine, ricorso al Giudice
Ordinario previo esperimento del tentativo obbligatorio di mediazione.
La lettera
di reclamo va indirizzata all’ufficio reclami della Banca o di Poste Italiane e deve giungere a
destinazione entro 60 giorni in caso di semplici anomalie (ad esempio
operazioni mai effettuate, applicazione di interessi più elevati, ecc.), entro 6
mesi in caso di errori di calcolo o errori di scritturazione dell’estratto
conto, entro 10 anni in ipotesi di errori sostanziali, ad esempio applicazione
di spese e/o commissioni non previste nel contratto. In tutti e tre i casi il
termine iniziale decorre dal giorno di ricevimento dell’estratto conto. La
mancata contestazione entro questi termini implica l’approvazione tacita del
contenuto del documento.