L’utilizzo “improprio”
per fini personali del computer e della mail aziendali non giustificano il
licenziamento da parte del datore di lavoro. Quest’ultimo non può irrogare il
licenziamento al dipendente se lo stesso abbia utilizzato, per scopi personali,
gli strumenti di lavoro aziendali, nel caso in cui il contratto collettivo
applicato preveda, per tali inadempimenti ed infrazioni, delle sanzioni di tipo
conservativo, quali la multa o la sospensione dal lavoro. Così in Cassazione
Civile Sezione Lavoro n. 6222 del 18.03.2014.